Si intitola “Meno e Meglio” ed è una lettura che vale la pena di non perdersi.
Lettura che va fatta necessariamente in modo critico perché l’approccio dell’autore tende a ribaltare alcuni capisaldi della nostra educazione economica tradizionale e molti dei messaggi che i media propugnano.
La revisione del concetto di produzione e consumo, quella della definizione del PIL visto come un indice non più adeguato e attuale nell’odierno scenario mondiale (e in ogni caso inadeguato a misurare il benessere), una lettura critica del modello economico che guida il mercato, ma soprattutto una rivoluzione culturale interna del lettore per cambiare il proprio habitus di “uomo consumatore acritico e schiavo del consumo irresponsabile”. Infine una rivalutazione di alcuni concetti basilari del benessere, sepolti ormai dall’imperante equazione “consumo=benessere”. Ecco come l’autore, Maurizio Pallante, propone la propria visione del mondo e dell’economia.
Ecco perché mi piace proporlo: lo ritengo un’ampia fonte di spunti di riflessione e un invito a cambiare punto di vista.