La leggenda della nascita degli scacchi si perde nella notte dei tempi. L’aspetto curioso riguarda i tre diversi finali che, secondo la tradizione, sono attribuiti alla leggenda stessa. Il primo finale premia l’ingegnoso inventore, il secondo gli fa perdere la vita, il terzo lo lascia a “bocca asciutta”.
La leggenda vede come protagonisti il bramino Sessa e un Raja delle Indie
Inconsolabile per la morte del figlio in guerra, il Raja chiese che si inventasse un gioco talmente avvincente da essere capace di distrarlo dal suo dolore. Il bramino Sessa presentò allora un gioco basato sulla sfida tra due eserciti e una scacchiera come campo di battaglia. Il Raja se ne innamorò subito al punto da premiare il saggio bramino permettendogli di chiedere ciò che desiderava.
Sessa, a quel punto, chiese “semplicemente” che gli fosse dato un chicco di grano per la prima casella, due chicchi per la seconda, quattro per la terza, sedici per la quarta e così via moltiplicando il numero di chicchi per loro stessi al crescere del numero delle caselle. Il Raja dapprima rise della richiesta che pareva davvero troppo modesta a fronte della sua possibilità di ricoprire d’oro il bramino, ma presto si accorse che la richiesta era molto più gravosa di quanto potesse a prima vista sembrare.
Consultati i contabili di corte questi sentenziarono che la richiesta non poteva essere soddisfatta nemmeno con tutto il grano del pianeta. Il bramino aveva infatti applicato il calcolo fattoriale e, alla sessantaquattresima casella il numero di chicchi di grano avrebbe raggiunto il numero folle di 64 alla sessantaquattresima potenza (ossia 18.446.744.073.709.551.615 chicchi). L’obiettivo di Sessa era di insegnare al Raja che dietro una richiesta apparentemente modesta poteva nascondersi un costo esorbitante.
La leggenda prende tre strade per il finale
La prima (e più nota) vuole che il Raja, resosi conto della sapienza del bramino, lo nominasse governatore di una delle provincie del Regno. La seconda, invece, ipotizza che il Raja si sia talmente adirato da decretare la morte di Sessa per decapitazione.
La terza, forse più interessante, vuole che il Raja abbia trovato il modo di essere ancora più astuto del bramino: disse a Sessa che sarebbe stato disposto a pagare quella somma in grano ma solo a patto che il bramino stesso venisse a contare i chicchi di persona.
Se il bramino si fosse dedicato a contare giorno e notte al ritmo di un chicco al secondo, in sei mesi sarebbe arrivato si e no a un metro cubo, qualche ventina in dieci anni e non gli sarebbe bastata tutta la vita se non contandone una piccola parte.
Pensiero strategico, problem solving e, più ampiamente, strategia e tattica sono i concetti che vengono trattati nel corso:
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